Katia Ferrante L'arte della seduzione
Il Festival si Mostra, l’esposizione gratuita che fino a domenica 11 febbraio si può visitare gratuitamente la mostra dedicata all’anniversario di Rai.
E parliamo di diverse ricorrenze: non solo del 74esimo Festival della canzone italiana, ma anche 100 anni della Radio e 70 anni della televisione. Insomma, il 2024 si preannuncia un anno ricchissimo per la Rai, protagonista di tanti approfondimenti in Italia, tra cui una questa estate al Palazzo Reale di Milano.
Partiamo allora dal polo museale ligure, accanto al teatro Ariston, sul lungomare, dove in occasione del festival della canzone è stato organizzato un percorso in cinque sale, ripercorrendo la storia del festival dal 1951 ai giorni nostri. Costumi di scena e proiezioni di spezzoni cult provenienti da diverse testate si affiancano a televisori e radio d’epoca che arrivano direttamente dal Museo della Radiotelevisione Rai di Torino. Una struttura che ospita set, apparecchiature di trasmissione e altro ancora e la cui visita è gratuita durante tutto l’anno.
La fantastica esposizione accessibile a tutti de “Il Festival si Mostra” presenta anche esperienze ambientali, proposte e ologrammi direttamente legati ai visitatori, che sono invitati a partecipare attivamente nella maggior parte delle sezioni.
Il Festival si Mostra: inaugurata l’esposizione al Forte di Santa Tecla di Sanremo
L’anno appena iniziato è il più singolare della storia della Rai per la sovrapposizione di due anniversari particolarmente importanti, il centenario della Radio e il 70° anniversario della Televisione. Tra le numerose iniziative non poteva mancare una mostra ispirata al suo spettacolo più rappresentativo: il Festival di Sanremo.
Al Forte Santa Tecla, situato sul porto vecchio, vicino al Teatro Ariston, dal 5 febbraio, durante la settimana della kermesse sanremese, nel polo museale della città di Sanremo, sarà aperta l’esposizione de “Il Festival si mostra“. Una divertente e interessante mostra organizzata dalla Rai racconta i 74 anni del festival dagli esordi nel 1951 ad oggi, lungo un percorso suddiviso in cinque sale. Un viaggio interattivo tra la televisione e la radio dell’epoca, tra gli abiti che hanno fatto la storia del festival, tra le proposte, gli ologrammi, le proiezioni di fiori e le immagini di Sanremo, che celebrava la più famosa manifestazione della canzone popolare.
Progetto realizzato dall’Assessorato alla Comunicazione e allo Spettacolo di Prima serata in collaborazione con l’Assessorato alle Teche e alla Produzione Televisiva (Museo della Radio e della TV Rai di Torino), con la partecipazione di Rai Pubblicità, della Direzione Regionale Musei Liguria e del Comune di Sanremo.
È possibile visitare la mostra da lunedì 5 febbraio nei seguenti orari:
- lunedì 5 febbraio dalle ore 15:00 alle ore 20:00;
- da martedì 6 a sabato 10 dalle ore 10:00 alle ore 20:00;
- domenica 11 dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
L’ingresso alla mostra è gratuito.
The Mall Sanremo ha collaborato alla realizzazione della mostra.
Il Festival si Mostra: Una scoperta sensazionale fra moda cultura e intrattenimento
La vostra Katia Ferrante durante Sanremo 2024 per il Festival si Mostra vi riporta quanto pubblicato nel reportage di “Sanremo in Mostra 2024” presso il Forte Santa Tecla, di Sanremo.
Osservare gli abiti indossati dalle starlette in una carrellata di immagini che vanno dal bianco e nero ai colori mi ha portata a parlarvi di società di come il costume e la società si sono evoluti.
Secondo una rapida osservazione mi è apparso all’occhio immediatamente all’ingresso questo primo abito di colore viola indossato di recente da Michelle Hunziker. Evidenziato da chi lo indossa nelle immagini video girate in maniera eccellente dalla Rai e della nostra meravigliosa Michelle.
L’abito dolce e gabbana indossato da Eva Herzigová negli anni 90.
L’abito da Diva indossato da Valeria Marini durante la celebre scalinata del Festival di Sanremo nell’anno 1995. In video le riprese RAI evidenziano l’evolversi della televisione in un reportage veramente accattivante da restare letteralmente incollati. Dalla radio la televisione bianco e nero fino la televisione a colori. Dalle prime annunciatrici e i conduttori televisivi in mondovisione fino ad oggi.
Katia Ferrante a il Festival si Mostra, Sanremo 2024
Ma torniamo un attimo all’edizione attuale del festival di Sanremo 2024, è apparsa una voglia di emancipazione cantata dai brani della super diva rock Loredana Bertè la quale vorrebbe dedicare la sua vittoria a Mimì, la nostra ligure Annalisa la quale sprigiona libertà e sensualità da tutti i pori.
E il brano de The Kolors il quale racconta finalmente di un “ragazzo che incontra una ragazza”, finalmente un brano che parla di coppia tradizionale. Siccome si sa il palco di Sanremo è uno show non è più il festival della canzone italiana. Infatti si tende a vedere uomini truccati e donne in frack, (come Giorgia la Regina indiscussa di questo festival di Sanremo duemila24 per merito (voce e carriera musicale), forse il più “tradizionalista” è stato appunto il brano de The Kolors.
Abbiamo visto donne che si perdonano da sole emancipate (Bertè), donne in stivali e reggicalze con “Sinceramente” tanta elegante sensualità indossata dalla nostra ligure Annalisa.
Fino ad arrivare a pezzi orecchiabili sicuramente faranno strada (grazie alle Radio), ma che hanno puntato troppo sui contenuti politici che non riguardano affatto lo show e la kermesse stessa. Oserei dire fuori tema completamente.
Sul palco del Festival di Sanremo deve vincere chi ha i numeri non chi deve ostentare la politica sfruttando la musica. Se dobbiamo scovare l’argomento “sociale” valorizzerei chi ha parlato di bullismo (Alessandra Amoroso), chi si perdona da sola (Loredana Bertè), chi arriva alla sicurezza di sé stessa, (femminilità allo stato puro, Annalisa). I The Kolors che racconta l’incontro della coppia dove “un ragazzo incontra una ragazza”.
L’aspetto della profondità e dell’amore universale di Angelina Mango, vince su tutti/e.
Giovanni Allevi toccante ed unico per l’evidente profonda riflessione sul valore della vita.
Straordinaria edizione. Alla prossima.
La vostra Katia Ferrante
