Addio Hugh Hefner
Hugh Hefner il celebre editore statunitense noto per la famosa rivista alternativa Playboy si è spento il 27 settembre 2017, all’età di 91 anni per cause naturali. Noi de L’arte della seduzione vogliamo omaggiare questo personaggio che per anni ha fatto discutere il mondo intero.
Dimenticate per un attimo l’immagine di donne bellissime quasi nude immortalate insieme a un Hugh Hefner in vestaglia di seta, vogliamo svelarvi chi era davvero questo luminare del lusso e della seduzione.
Di origine per metà svedese, dopo aver servito l’esercito americano alla fine della seconda guerra mondiale Hugh Hefner si laureò in psicologia e la sua vita affettiva fu caratterizzata da tre matrimoni e tante compagne conigliette.
La vita di Hugh Hefner cambia radicalmente nel 1953 quando, con i suoi risparmi ( e dopo essersi venduto i mobili di casa), riuscì a pubblicare il primo numero di Playboy, magazine rivoluzionario “ (nascono così le conigliette di Playboy) per soli uomini “ dai 18 agli 80 anni.
Lancio fortunatissimo grazie all’idea di utilizzare la diva esordiente dell’epoca, Marylin Monroe, come protagonista del Centerfold, il paginone centrale del primo numero della rivista. Nessuno sapeva resistere alla celebre diva e l’idea di trovarla senza veli in una posa sensuale faceva sognare milioni di uomini. Dopo di lei tantissime conigliette si sono susseguite sulla celebre rivista e questo titolo divenne quasi un Must Have per tutte le celebrities donne che volevano farsi conoscere e amare dal pubblico maschile. Marylin è stata la prima di molte, ma tra le varie star ricordiamo Pamela Anderson, Drew Barrymore, Cindy Crawford, Anita Ekberg.
La visione di Playboy è stata criticata enormemente nel corso degli anni da femministe che consideravano l’idea di playboy di spogliare le donne e realizzare nudi artistici un atto maschilista. Questo messaggio oggi fa sorridere noi de L’arte della Seduzione crediamo che Hugh Hefter è stato semplicemente un uomo all’avanguardia che ha saputo sfruttare i cambiamenti della società americana ed è riuscito a far breccia nel mondo maschile, offrendo un magazine completo e moderno in un’epoca rivoluzionaria.
Playboy ha un grande successo fino agli anni ottanta perchè ha saputo valorizzarsi in un contesto sociale dinamico e veloce, il periodo in cui negli Stati Uniti dove tutto era rivoluzione, cambiamento, ricerca di libertà. Playboy non era una rivista piena di donne nude ma una rivista che affrontava temi leggeri, che intervistava personaggi famosi e che col tempo ospitava dive molto conosciute che a suon di quattrini sceglievano di spogliarsi e mostrarsi in foto sensuali, con una nota di humor e positività.
PlayBoy ospitava anche racconti brevi di scrittori famosi e illustrazioni di disegnatori stimati proprio per dimostrare la versatilità della rivista. Era questa la chiave di lettura che ha reso Playboy un magazine alternativo, adatto a tutte le classi sociali ma rivolto comunque a lettori maschi. Hugh Hefner è stato il pionere di lunghe interviste anche scomode a divi come Marlon Brando e personaggi politici come Fidel Castro, a letterati famosi contemporanei, a tantissime star del cinema anche femminili.
Quello che sappiamo tutti quanti è che Hugh Hefner grazie a Playboy è riuscito a realizzare il suo sogno. Ormai miliardario fondò sulle colline di Beverly Hills la Playhouse Mansion in cui venivano ospitate le famosissime Conigliette di Playboy che animavano feste senza fine e nottate di incredibile allegria.
Quello che molti ignorano è l’impegno sociale di Hugh Hefner che ha contribuito a iniziative di raccolte fondi non solo per partiti politici ma ha contribuito al restyling della scritta HOLLYWOOD comprando la Y della celebre insegna e ha combattuto una politica anti droga, vietata nella sua proprietà, dopo che la sua ex segretaria morì di overdose nel 1975.
Hugh Hefner è stato un personaggio mediatico davvero particolare e con le sue scelte innovative e provocatorie è entrato nella storia. Poteva piacere o meno, ad ogni modo lui ha saputo dare vita a una rivista che ha contribuito alla nascita del magazine moderno, provocatorio e lussureggiante, con quella dose di sensualità che gli ha permesso di diventare l’uomo più fortunato e invidiato del mondo!
Non avevo saputo della sua morte e ci sono davvero rimasta molto male anche se capisco abbia vissuto una vita lunga e piena. Le foto che si faceva scattare in mezzo alle sue conigliette mi hanno sempre messo tanta allergia. Posso. In amarlo tutti ma era indiscussamente un genio!
Ciao Cristina, anche per me lui è stato davvero geniale 😉