Sedurre Sì ma poi sappiate “tenervelo”.
Dopo l’incapacità di aprirsi, le barriere difensive per paura di “bruciarsi”, dopo il testosterone all’ennesima potenza, dopo il piacere della conquista, il desiderio di indipendenza e l’incapacità di legarsi, gli uomini nascondono un lato protettivo, sensibile e passionale, celano quel profondo bisogno di avere un punto di riferimento nella loro vita e di non sentirsi soli.” E chi lo sa, magari quel lato nascosto siete proprio voi”.
Ma cosa è in grado di smascherare la loro parte più sensibile, quella che ha ancora voglia di mettersi in gioco nonostante delusioni passate, nonostante l’estraneità alle emozioni e al proprio equilibrio di vita? Cosa riesce a far lasciare andare un uomo, a fare in modo che non si stanchi al secondo appuntamento o che scappi la mattina dopo il flirt della notte prima?
Ne parlo spesso con donne un po’ di tutte le età e tutte siamo arrivate alla conclusione che entrare nella vita di un uomo quando ha superato i 35 anni è sempre più difficile. Perché ha già avuto la storia importante della sua vita e che gli ha lasciato una traccia indelebile, perché se ha sofferto si è chiuso a riccio, perché ha una vita che lo compensa e non ha bisogno di niente se non di divertirsi con una donna quando ne ha voglia, perché è diventato cinico e meno incline a fare sacrifici o di scendere a compromessi come una relazione seria a questa età richiede.
Forse difficile ma non impossibile. Basta essere le “ragazze giuste”
Non è il caso delle principesse, delle donne perfette in tutto o delle finte stronze quindi, ma donne genuine, spontanee, dinamiche, indipendenti e che non sono ossessionate dal farsi vedere sempre impeccabili ( perché alla lunga stanca).
Donne che non si prendono troppo sul serio e che quando le incontri fanno venire voglia di condividere del tempo con loro.
Niente banali finzioni quindi, niente ostentazioni ma essere quelle che si è davvero senza paure di non essere apprezzate.