Il selfie o lo fai o lo guardi!
Qualunque cosa succeda, anche un incidente d’auto, la prima cosa che sembra ormai saltare in mente è quella di scattare un selfie…Un parere personale?Penso che abbia ragione il Prof. Larry Rosen che insegna psicologia alla California State University quando afferma che questa sia una vera e propria sindrome ed aggiunge per comprenderne la sindrome del selfie bisogna innanzitutto prende in considerazione il narcisismo dilagante che viene inquadrato come un disordine della personalità che riguarda la preoccupazione di apparire ed essere percepiti meglio degli altri.
“Chi soffre di narcisismo in questa forma ha il desiderio incontrollabile di ricevere gratificazione dalla vanità appagata tramite la conquista dell’ammirazione altrui.”
Tutto questo accade naturalmente, non per uno scatto ogni tanto, ma da una vera mania di decine di scatti ogni giorno che sembra colpire sopratutto i più giovani. Da qui il metodo, già professato dagli adulti, di utilizzare la fotogenia per uno scambio virtuale d’immagini, primo passo di una rivisitazione del sesso via internet, il passo è breve. Giusto un paio di click e così si scatenano
continue curiosità e distrazioni che portano la mente ad accettare, anzi richiedere una sorta di continuo bombardamento di immagini sempre più succulente. Anche una scena in cucina o al supermercato diventa un preteso per provocare interesse e seduzione in qualcuno…Non vi è mai capitato di cimentarvi in questo tipo di seduzione ?
Non fatemi ridere … Bigotte che non siete altro.
Ricordatevi che dietro un selfie da narciso c’è qualcuno pronto a guardarlo, quindi se il selfie non lo fate voi almeno abbiate l’onestà per dire che vi piace guardarlo….
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