Ama l’altro come te stesso sembra facile ma non lo è
Pochissime persone uomini e donne, riescono spontaneamente e con una sana dose di egoismo a amare e rispettare con coerente passione se stessi, prima di dedicare le proprie energie e il poco tempo libero all’altro (famiglia, amici, amori).
Si rinuncia spesso ai propri spazi individuali: passioni, sport, svago, amici, cura del proprio corpo, perché le esigenze di chi ci vive accanto le sentiamo prioritarie, loro e il loro star bene è più importante di noi. Qui risiede il primo errore, l’altro è importante quanto noi e quindi il benessere di entrambi deve essere l’obiettivo su cui concentrarsi, ne consegue che una giusta mediazione regalerà un’equilibrata alternanza di soddisfazioni.
Non è un caso che siano in aumento vertiginoso le malattie autoimmuni, determinate da un cattivo o alterato ascolto dei nostri bisogni più profondi; quando insistiamo a non ascoltare le richieste sane del nostro organismo (riposo, relax, leggerezza, semplicità), allora è lui stesso che violentemente interviene per obbligarci alla stasi e a una ridefinizione delle esigenze.
Se poi non abbiamo raggiunto una piena e completa comprensione di chi siamo e di cosa non vogliamo tollerare (il cosa ci piace si può deciderlo insieme agli altri) non possiamo scegliere consapevolmente la persona più compatibile con le nostre priorità di vita. E dettaglio ancora più sensibile, non possiamo far comprendere a chi ci vive accanto qual’ è il limite oltre il quale non può spingersi, anche se è la persona che più amiamo dopo di noi.
L’amore è l’egoismo in due.
Stanislas de Boufflers, Pensées, saillies et bons mots, 1816 (postumo)