L’arte che seduce

 L’arte (visiva) seduce?

Statue, sculture, dipinti ecc ci persuadono, ci emozionano, ci entusiasmano… Attraverso quali meccanismi visivi e cerebrali avviene la nostra “teoria seduttiva” del portare a sé? Come arriva al nostro cuore un’opera?

L’arte è in grado di smuovere i sentimenti dell’osservatore solo se i personaggi raffigurati mostrano i propri moti dell’animo e se questi ultimi sono riconoscibili dal movimento dei corpi.

Si tratta di un’empatia non solo intellettuale, ma anche corporea, si tratta del ruolo fondamentale che hanno i neuroni specchio. Proprio come avviene di fronte al movimento di un individuo reale in una banale conversazione alla quale si assume il medesimo atteggiamento del nostro interlocutore. Non tutte le opere seducono l’osservatore, basta pensare alla scelta del colore: azzurro che determina tranquillità e serenità, il giallo genera energia. Il rosso passione… Non parliamo solo di questo aspetto, ma soprattutto dell’esperienza artistica di vita dell’osservatore.

Nell’arte visiva seduttiva l’autore libera il cervello dagli schemi risvegliando il bambino che vive in lui, attraverso questa libertà espressiva arriva direttamente al cuore di chi osserva.

Sarà empatia, sarà capacità di seduzione innata, dai neuroni specchio delle informazioni trasmesse tra i due cervelli… da chi crea e da chi osserva il creato…

 

Fonte: Katia Ferrante per Hestetika magazine (ottobre  2012) : una rivista che si occupa di hi-tech, design, art fashion